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The Twilight Saga: Eclipse – Recensione

14/11/2011 | Recensioni |
The Twilight Saga: Eclipse – Recensione

È remoto il tempo in cui i vampiri erano solo creature della notte, dal fascino funereo e misterioso. Tutto  ciò può essere considerato AC: “Avanti Cullen”, perché dall’avvento di Edward Cullen con il suo scintillio, lo charme “old school” in sella a una scattante Volvo, tutto è cambiato inesorabilmente. I vampiri ora sono i buoni, difendono le ragazze in pericolo e si nutrono di sangue animale, hanno sentimenti e cercano di preservare la loro non-anima, o anima che dir si voglia.
Dopo il superamento del Crepuscolo e della Luna Nuova la storia d’amore fra l’umana Isabella Swan e il vampiro Edward Cullen è giunta al terzo capitolo, ed ora è tempo di Eclissi, di scelte e di triangoli amorosi con il migliore amico licantropo “non-ho-mai-una-maglietta-addosso” Jacob.
 Narrazione decisamente dinamica grazie all’impatto dark a tinte horror, inconfondibile marchio del regista David Slade, che unisce le due anime del film in una favolosa fotografia virata al grigio. Da un lato il romanticismo e le scelte esistenziali dei protagonisti, dall’altra l’inquietudine e il terrore della guerra fra l’improbabile unione dei Cullen e dei licantropi contro gli spietati neonati comandati da Victoria, alla perenne ricerca di vendetta. Un fenomeno mediatico che investe l’intero globo.
Questo è “Twilight” oggi, e “Eclipse” non delude le aspettative di un pubblico esigente, non composto solamente da giovanissime che mettono a dura prova le rispettive corde vocali. Un film strutturato per gli appassionati del libro, la trasposizione è pressoché fedele dalla pagina allo schermo, corroborata da studiate inquadrature che esaltano la bellezza dei personaggi, sapientemente truccati, eccezion fatta per le parrucche, un vero cazzotto in un occhio.
In sostanza un film che non scontenterà i fan, che li farà riprendere dalla deludente lentezza del secondo capitolo, e che perpetuerà il fenomeno legato alla saga qualunque sarà la scelta della protagonista fra li freddo vampiro e il caldo licantropo, perché “qualcuno dice che il mondo finirà nel fuoco, qualcuno nel ghiaccio…”.

Eva Carducci

 


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